BELL Group portavoce di una nuova sfida in cui il waste diventa risorsa e valore.
Rigenerazione urbana ed economia circolare sempre più driver strategici del Real Estate.


Nella foto sopra una veduta del cantiere di Cornaredo in attuale sviluppo;
più sotto una foto dell'area al momento della demolizione.
BELL Group, realtà unica nel panorama italiano, holding di aziende di servizi che si occupa di sviluppo e gestione immobiliare, si distingue per il carattere innovativo, sempre di più con una forte attitudine verso modalità progettuali sostenibili.
Operare in termini green è una scelta precisa per il Gruppo. Interprete di un’idea di sostenibilità ambientale focalizzata sul recupero e la riqualificazione, BELL Group ha tra i suoi obiettivi anche la sostenibilità del costruito per ridurre le pressioni ambientali dei suoi progetti. Questo è possibile integrando il concetto di “ciclo di vita” nella propria visione aziendale affinché più elementi possibili all’interno del progetto architettonico possano concorrere al minimo impatto ambientale, diretto e indiretto.
“Trasformare il waste non solo in risorsa, ma addirittura in valore è oggi una sfida globale anche per BELL Group”, ha spiegato il CEO Cesare Lanati.
«Il mondo edilizio è oggi uno di quelli che può fare maggior uso e riutilizzo di quanto già esiste», continua Lanati, indicando la strada per un mercato immobiliare che tagliando gli sprechi sappia giocare un ruolo di primo piano in un’ottica di economia circolare. Una sostenibilità, quella a cui BELL Group fa riferimento, intesa nel suo pieno significato di impegno costante rivolto al futuro, per limitare l’impatto sull’ambiente, riducendo emissioni, sprechi e rifiuti.
La rigenerazione urbana fa riferimento non solo al riutilizzo di materiali edili ma soprattutto alla scelta a monte di non edificare ex-novo, andando a individuare aree o edifici dismessi con l’obiettivo di restituirne valore e uso, in un’ottica di intelligente rivalutazione.
Doppia sostenibilità quindi: risparmio di territorio a cui segue, nella successiva fase di realizzazione, la valorizzazione di materiali derivanti dalle demolizioni.
«Il recupero è vantaggioso anche in termini economici – ha spiegato Lanati – per il valore dei materiali di pregio riutilizzabili, ma anche perché consente un evidente risparmio sui consumi, evitando grandi movimentazioni di altri materiali da costruzione».


L’idea di rigenerazione urbana di BELL Group parte dal recupero di edifici esistenti con circa il 60% dell’attività del gruppo relative a immobili sottratti al degrado e convertiti a nuove esigenze di business. Quello che si innesca è, così, un processo virtuoso che oltre ad arginare il consumo di suolo, contribuisce al riciclo di materiali di scarto e abbatte le emissioni di CO2, limitando gli spostamenti di automezzi. Il risparmio in termini economici diventa, quindi, leva per preferire questo tipo di interventi e per sensibilizzare il cliente finale.
Anche per il tessuto urbano i benefici sono numerosi: la rigenerazione non intacca il patrimonio di suolo libero di un territorio, un bene irriproducibile e sempre più prezioso, ma restituisce prestigio ad aree altrimenti votate al degrado e garantisce un importante risparmio energetico. La riqualificazione edilizia diventa così importante leva anche di innovazione sociale, di aree degradate e periferiche.


Sopra, il nuovo punto vendita ALDI a Magenta a lavori ultimati.
Sotto, due viste dell'area prima dell'intervento di BELL Group.



